Capitolo 16. Futuro Presente
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Se sono stato sufficientemente esaustivo e semplice nell’esposizione delle nozioni contenute nelle precedenti lezioni, dovreste essere in grado di aver acquisito le necessarie coordinate per comprendere almeno a cosa servono e a quale utilità informatica si riferiscono le tecnologie descritte qui sopra.
Da circa 10/15 anni l’avvento tumultuoso delle nuove tecnologie creative digitali, le nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione, internet e i nuovi media stanno forzando in maniera drastica il nostro modo di relazionarsi con gli altri, trasformando i nostri ambienti domestici come quelli lavorativi, mutando sia i modi di apprendere che quelli di insegnare, cambiando i modi di divertirci e di passare il nostro tempo libero, aumentando le possibilità di diagnosticare una malattia e di curarla. Volenti o nolenti, inevitabilmente nei prossimi anni, le tecnologie digitali, i computer, pervaderanno i nostri spazi vitali, la nostra casa. Condizionando la nostra vita, si spera aiutandoci a viverla meglio! Come abbiamo visto nella lezione sui sistemi informatici domestici, si inizia a parlare di ubiquitous computing come la terza Era dell’informatica che proprio in questi anni sta prendendo forma con l’introduzione sul mercato di alcune microtecnologie e nanotecnologie passate dalla fase di prototipo sperimentale a quella industriale. |
Quella attuale, definita come l’Era di Internet e del computing distribuito è un periodo di transizione, che porta insieme elementi della prima e della seconda età dell’informatica e che sta segnando il definitivo avvento della Società dell’Informazione. È stimato, che con l’attuale sviluppo tecnologico, il passaggio alla terza Era si concluderà intorno agli anni 2020. Con il passaggio all’ubiquitous computing, un uomo avrà la possibilità di avere a disposizione contemporaneamente molti computer perennemente interconnessi tra di loro e con le reti personali di altre persone, le tecnologie saranno, nello stesso momento, pervasive, ma invisibili. In funzione “dietro le quinte” della vita di ognuno di noi. Questo nuovo concetto di tecnologie applicate all’uomo viene definito come “calm technologies”. Secondo questo principio:
Fino a quel momento, il principale compito del Mediatore della Cultura Digitale sarà quello di facilitare i processi di transizione culturale nel maggior numero possibile di cittadini “educandoli al pensiero digitale” allo scopo di favorire il futuro uso, spontaneo, delle nuove tecnologie. |