Mediatore della Cultura Digitale - PDCo45
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Capitolo 15. Sistemi Peer-to-Peer

Abbiamo visto nel capitolo 7 come le finalità principali dell’Informatica distribuita, rappresentata dalle reti di computer, siano:
  • consentire la condivisione delle risorse informatiche tra gli utenti, sia che si tratti di risorse hardware (come, ad esempio, le periferiche per la stampa) che software (programmi e dati da elaborare);
  • facilitare la comunicazione intra-rete, cioè tra utenti della stessa rete (ad esempio, con lo scambio di posta elettronica e di file di dati).

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Le reti di computer possono essere costruite secondo architetture di due tipi:
Server-Client: in cui è un server a fornire applicativi ed utilità di sistema ai singoli client controllati dagli utenti
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Peer-to-Peer: in cui ogni computer è in grado di condividere direttamente con gli altri computer della rete file di dati e risorse di sistema hardware e software pur essendo autonomo nelle sue funzioni di elaborazione ed archiviazione dei dati. Ogni computer di una rete peer-to-peer può funzionare, dunque, sia come server che come client.
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Per sistema peer-to-peer si intende un Sistema informatico distribuito in cui si condividono risorse e si scambiano direttamente file, programmi e dati tra computer connessi in rete.
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Nel tempo, si sono evolute varianti che hanno portato allo sviluppo di 3 principali categorie di reti peer-to-peer:
peer-to-peer puro: in cui tutti i computer-nodo hanno lo stesso ruolo occupandosi autonomamente di cercare gli altri nodi per individuare le risorse da condividere;
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peer-to-peer con discovery server: in cui la rete è assistita da un server al quale l’utente comunica la propria esistenza. Dal server riceve in risposta una lista degli altri nodi che sono attivi sulla rete. Scorrendo la lista dei nodi l’utente può contattare qualunque altro nodo per chiedere se ha a disposizione una determinata risorsa e,  nel caso ciò sia possibile, deve chiedere il consenso per poterla ottenere;
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peer-to-peer con discovery e lookup server: in cui la rete è assistita da un server al quale l’utente comunica di essere un nodo della rete anche rendendo note le risorse che intende mettere a disposizione; si informa, inoltre, delle risorse che gli altri nodi mettono, a loro volta, a disposizione ordinate in una lista; all’occorrenza contatta direttamente il nodo che mette in condivisione la risorsa che sta cercando e la richiede per ottenerla.

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Mediante una di queste configurazioni qualsiasi nodo di una rete peer-to-per è in grado di avviare o completare una transazione.
I nodi possono differire per:

  • la loro configurazione locale;
  • la loro velocità di elaborazione;           
  • l’ampiezza di banda che hanno a disposizione per la loro comunicazione dati sulla rete;
  • la quantità di dati memorizzati che hanno a disposizione e che rendono condivisibili.
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Attualmente l’accezione comune di peer-to-peer percepita dall’utente mediamente evoluto in tema di cultura digitale, rappresenta solo la possibilità tecnologica di poter condividere, o meglio, di scambiare file (in gergo tecnico si dice  “file sharing”) attraverso sistemi più o meno complessi, più o meno semplici da usare, più o meno ricchi di risorse condivisibili in maniera più o meno legale.
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In effetti, questa interpretazione è molto limitativa.
Il concetto di peer-to-peer, nel suo approccio più prettamente umanistico, è qualcosa di molto più sofisticato. Il peer-to-peer è un’occasione per sviluppare tra le persone molti modi di collaborazione efficace. Il telelavoro, la telemedicina, l'e-learning, sono solo alcuni esempi di innovazione inter-organizzativa che beneficiano dell’applicazione di questa tecnologia.  
Applicazioni destinate a crescere per qualità e quantità, via via che la Cultura digitale si farà strada nell’uomo comune. Ancora una volta emerge il valore del vostro compito di facilitatori dello sviluppo della Società dell’informazione accelerando i processi di transizione culturale.

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In Gran Bretagna, dove la connettività a larga banda ha raggiunto il 72% delle connessioni internet esistenti, già telelevorano 2.6 milioni di cittadini dalla propria abitazione. Lavorano usando tecnologie di condivisione delle risorse peer-to-peer - di instant messaging, videoconferenza e posta elettronica - con una produttività media che, si stima,  essere maggiore del 30% rispetto ai colleghi che lavorano in ufficio, migliorando, nel contempo, la qualità della loro vita sociale e familiare.      
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Software per lo scambio Peer-to-Peer più comuni

Prima di fare una veloce carrellata sui software più usati per il file-sharing,  vorrei ricordare che lo scambio di Contenuti protetti da Copyright è illegale e punibile penalmente dalle attuali leggi in vigore per la protezione della proprietà intellettuale e la tutela dello sfruttamento commerciale di Contenuti che non sono di dominio pubblico.
Anche se la questione è ancora molto controversa, scaricare un file audio o video ed archiviarlo sul proprio PC, anche se compresso su supporti fisici in formati (ad esempio MP3, DVIx) che non sono quelli originali con cui sono stati immessi in commercio. Scaricare, quindi, musiche o film oggi è un reato
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Fate attenzione, dunque, a tenervi costantemente aggiornati in merito all'evoluzione  delle norme. Alcune case discografiche, infatti, se non cambieranno le regole, otterranno prossimamente sentenze favorevoli dagli organi giudiziari in seguito alle quali potranno obbligare i fornitori di connettività a fornire gli indirizzi di quegli utenti che sviluppano traffici molto elevati di downloading e di uploading. Un indizio, questo, che potrebbe celare il file-sharing presupponendo un dolo. Altre compagnie stanno attivando nodi peer-to-peer “civetta” per rintracciare altri peer che scaricano illegalmente contenuti.
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A titolo informativo le stesse tecniche di indagine informatica vengono adottate dagli organi di polizia giudiziaria nell’ambito delle procedure investigative istruite per la repressione della pedofilia informatica che, purtroppo, fa largo uso dei sistemi di file-sharing peer-to-peer condizionando negativamente l’opinione pubblica verso questo strumento invece così utile.
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Il numero di client e di tools plug-in per il peer-to-peer è elevatissimo. I maggiori sistemi client che attualmente - sembra - siano più comunemente usati sono:
 
 http://www.softpedia.com/get/Internet/File-Sharing/WinMX.shtml"WinMX 3.54 beta 4  
 http://www.softpedia.com/get/Internet/File-Sharing/K-Lite.shtml"K-Lite 2.7  
 http://www.softpedia.com/get/Internet/File-Sharing/LimeWire-Basic.shtml"LimeWire 4.13.8 Beta / 4.12.14  
 http://www.softpedia.com/get/Internet/File-Sharing/eMule.shtml"eMule 0.48a Final  
 http://www.softpedia.com/get/Internet/File-Sharing/Napster.shtml"Napster 3.8.1.4  

Alla URL :  http://www.softpedia.com/get/Internet/File-Sharing/
oppure  http://www.tucows.com/Windows/Internet/FileSharing/  
potrete trovare delle liste complete della stragrande maggioranza degli applicativi disponibili in rete per il file-sharing
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